sabato 18 marzo 2017

Askoll Eva: l’auto elettrica italiana che piace tanto alla Cina ed a tutto il mondo, ma che in Italia nessuno deve conoscere!!




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Askoll Eva: l’auto elettrica italiana che piace tanto alla Cina ed a tutto il mondo, ma che in Italia nessuno deve conoscere!!

Askoll, azienda fondata nel 1978 da Elio Marioni con sede a Dueville di Vicenza. Vanta stabilimenti in 11 paesi e più di 2500 dipendenti: fattura oltre 300 milioni di euro…
Askoll, azienda fondata nel 1978 da Elio Marioni con sede a Dueville di Vicenza. Vanta stabilimenti in 11 paesi e più di 2500 dipendenti: fattura oltre 300 milioni di euro l’anno. Askoll è stata presente al recente Eicma di Milano con la sua citycar elettrica, Eva, la quale vanta un autonomia di 200 chilometri, una velocità massima di 80 km/h, la facoltà di ricaricarla comodamente dalla presa di casa ed un prezzo base di appena diecimila euro più Iva. Ebbene questo prodigio dell’ingegneria automotive Made in Italy, dall’anno prossimo dovrà essere gioco-forza prodotto in Cina.

Askoll, questa sconosciuta

La Askoll è nata da una piccola invenzione del suo patron: un compattissimo motorino elettrico utilizzabile negli acquari. La soluzione ebbe un buon successo, tanto da spingere i vertici ad un salto di qualità. Ad oggi la stragrande maggioranza di elettrodomestici sono di motori elettrici– dalle ventole ai fornelletti, fino ai cestelli delle lavatrici e i termostati delle caldaie – rigorosamente targati Askoll. Ma c’è un altro settore dove la Askoll è particolarmente proficua: mobilità ad emissioni zero. In listino ci sono le biciclette a pedalata assistita eB1 ed eB2 (rispettivamente a 1.290 e 1.490 euro) e gli scooter elettrici eS1 ed eS2 (2.290 e 2.490 euro). Tutti prodotti interamente in Italia.

Nuovi spazi

Un mercato, quello dell’elettrico, ancora non del tutto decollato ma con ampi margini di successo. La Askoll ha infatti investito nella realizzazione di una vettura elettrica biposto, compatta e dalle dimensione contenutissime. “A che serve un SUV per cinque persone che va a 190, quando in città è difficile toccare una media di 30 all’ora, si viaggia da soli o in due, e non si trova parcheggio?” spiega l’ad Alessandro Beaupain. La mancanza di colonnine di ricarica ed i prezzi entry-level particolarmente elevanti sono stati superati da Eva, l’auto progettata da Askoll, che si ricarica in una sola notte dalle normali prese delle corrente che popolano le nostre abitazioni. Tocca gli 80 orari, ha una autonomia di 200 chilometri e per percorrere in un anno 7mila chilometri consuma l’equivalente di 50 euro in corrente elettrica.

Delocalizzazione

È da tre anni, con 30 milioni impiegati, che la Askoll è impegnata in questo progetto. Marioni e Beaupain vorrebbero fabbricarla in uno stabilimento di Rovigo ma per questa evenienza sono necessari tra gli 80 e i 120 milioni: una cifra che nessuna banca e nessun investitore italiano è disposto a trattare, ma che invece potrebbe arrivare da un’impresa cinese ubicata a cento chilometri da Shangai. “Se decidiamo di portare lì la produzione” – continua Beaupain intervistato da La Stampa – “è perché non solo ci hanno offerto il denaro necessario a mettere in campo il progetto, ma anche una serie di facilitazioni oggi impensabili nel nostro paese“. La decisione ultima, però, non è stata ancora presa. E fluttua ancora il sogno di una Askoll Eva tutta italiana.
Di Alessio Brina – www.chilometrando.it

14 commenti:

  1. Risposte
    1. Il crowfounding funziona per le piccole start-up fino a 50/100 mila euro... qui parliamo di 120 milioni

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  2. Non possiamo finanziare solo 120 milioni. Se il taglio minimo salvabanche e di almeno 4 miliardi, o gli appalti così di almeno 2,7 miliardi,caro Elio Marioni, non conti nulla ne te ne i tuoi 2500 dipendenti......devi adeguarti a cifre più alte se vuoi ottenere qualcosa,ricordandoti di far mangiare i politici, altrimenti devi andare dai cinesi😈😈😈😈

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  3. Il declino di tutti i governi occidentali e non solo occidentale, quindi la vera sconfitta, è il semplice fatto che pure Loro, i governi, sono un businnes, e devono sottostare alle regole del mercato gestito dalle grandi banche che decidono le correnti del globo. Potrà mai continuare così? Un governo deve preoccuparsi del proprio paese su tutti i fronti compreso quello dello scambio basandosi su preconcetti Etici, a differenza del dovere rispondere prima e obbligatoriamente alle Bors. Da troppo tempo vale più il soldo dell'uomo. No non può continuare ancora per troppi anni, causa la moneta stiamo distruggendo letteralmente il Pianeta e questo profilo lo stiamo abbiamo perso di mira. Ricorda bene, alla fine vince sempre il Bene, prima o poi. Oggi le coscienze si stanno ri-svegliando e la gente è stufa di questo sistema così incancrinito. Stiamo vivendo una fase storica sulla terra, le energie non sono più limitate, ogni giorno si aprono Varchi nuovi. Da oltre quindici anni le Anime cristalline dei bambini sono molto più evolute di noi e quando spetterà a loro di prendere le decisioni serie salveranno non solo la specie ma anche madre terra. A differenza di Noi che Viviamo per Lavorare e per i Soldi. Auguro un buon futuro a tutti

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    1. Concordo in pieno é il sistema vigente di monetizzazione e k lo gestisce il prblm..

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  4. ...en passant ha anche dimenticato di dire che un operaio cinese gli costa 1/10 di un italiano...cosi' x dire

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    1. E ci risiamo con questi soldi,ma lei è proprio condizinati

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  5. CARO MARIONI BRAVO SEI UN GRANDE , MA IL PROBLEMA E' UN ALTRO UN AUTO COSI' VA A TOCCARE IL SISTEMA ECONOMICO DEL PETROLIO CON TUTTI GLI INTERESSI CORRELATI , ES. E' LA TERZA ENTRATA DELLO STATO

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    1. La penso pure io così gli introiti del petrolio che ogni litro di combustibile fornisce il 75% con l'elettrico non arriva ma stiamo andando in quella direzione avanti tutta

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  6. Cominci a produrne di meno a un prezzo un po' più alto e a San Marino..?

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  7. Un'azionariato popolare non potrebbe funzionare?

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  8. Ma quando mai ti aiutano per aprire un attività o modificare/ampliare la tua ditta ---hanno scritto la cifra è troppo bassa : è vero nessuno può riempire le tasche e sono molti quelli
    che devono dare i permessi/ finanziamenti --- esatto solo la Cina
    può permettere lo sviluppo di idee nuove e permettere a imprenditori essere competitivi con il mondo dei colossi --- La nostra è stata una grande Nazione di inventori ed ora tutto è nel dimenticatoio ---

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  9. "La mancanza di colonnine di ricarica ed i prezzi entry-level particolarmente elevanti sono stati superati da Eva"

    Elevanti, no!

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